venerdì 1 agosto 2008

Ritorno al Nucleare??

Visto la nuova ondata di nuclearisti in parlamento ho pensato di farvi leggere questo promemoria che avevo trovato tempo fa per schiarivi un pò le idee...

- 439 sono i reattori nucleari funzionanti nel mondo (104 USA, 59 Francia, 55 Giappone, 31 Russia)

- questa produzione copre il 6,4% di tutta la energia prodotta nel mondo, e il 15% dell’energia elettrica mondiale

- il fotovoltaico copre il 6,4 della produzione globale di elettricità (fonte European Photovoltaic Industry Association), cresce del 40% annuo

- nel 2006 l’eolico copriva l’1% della produzione globale, cresce del 25% annuo

- dal 1978 negli Usa e dal 1991 in Francia non sono state più costruite nuove centrali nucleari

- secondo AIEA (agenzia internazionale energia atomica) le riserve di uranio sono di 4,7 milioni di tonnellate e si trovano in Australia (28%), Kazakistan (18%) e Canada (12%)

- l’uranio andrà in esaurimento a consumo attuale, nel 2055, con nuove centrali molto prima. Il costo dal 2005 al 2008 si è quadruplicato (da 20 a 85 dollari)

- problema irrisolto: lo stoccaggio delle scorie. Solo gli USA hanno realizzato una soluzione, ma soltanto per lo stoccaggio delle scorie di 2° grado, mentre resta incerto il destino delle scorie di 3° grado (ad alta radioattività), che restano accantonate all’interno delle centrali

- nessuna persona onesta è in grado di definire il costo del kilowattora nucleare, perché al prezzo di costruzione della centrale, quelle di ultima generazione costano 4/5miliardi di dollari (fonte Rubbia), si deve aggiungere, dopo circa 40 anni di esercizio, il costo dello smantellamento e lo stoccaggio delle scorie, processo che costa più della costruzione della centrale nuova, a cui si deve aggiungere il costo della sorveglianza dei siti di stoccaggio per centinaia di anni.

- per costruire la centrale Usa di Maine Yankee negli anni 60 sono stati spesi 231 milioni di dollari, recentemente ha finito il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati stanziati 635milioni di dollari (Ecoage.com)

In Italia la cosa si complica. Nel 2006 (19 anni dopo la chiusura di tutte le centrali nucleari per il referendum) l’effettivo smantellamento aveva interessato solo il 6% delle strutture, mentre la maggior parte delle spese (che paghiamo noi in bolletta elettrica) è stata dedicata a mantenere in sicurezza l’esistente. La stima più recente, contenuta nel piano industriale della Sogin (la società costituita per risolvere il problema nucleare) è di circa 4,3 miliardi di Euro, la data di fine bonifica sarebbe il 2024, se nel frattempo fosse operativo il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (che si tentò di fare a Scanzano, in Basilicata, ma fu bocciato dalla insurrezione popolare).

- Per fermare per sempre il nucleare, basterebbe chiedere che i lavori iniziassero appena demolite le vecchie centrali e messe in sicurezza le scorie radioattive, anche perché, senza terminare questa operazione non si può stabilire con esattezza quanto ci costa un kilowatt creato col nucleare

- gli impegni internazionali presi dall’Italia di ridurre le emissioni dei gas-serra prevedono pesanti sanzioni se questi impegni non verranno onorati. Il fotovoltaico e il solare termodinamico hanno brevi tempi di realizzazione, mentre il lungo ciclo di costruzione del nucleare (15 anni) farebbe aumentare le spese per le multe che andrebbero conteggiate nel costo della scelta nucleare.


Promemoria preso da:

1 commento:

laura ha detto...

ciao!!
ti ho beccato dal gruppo facebook cosmesi naturale,ma lo sapevi che cè una petizione contro il nucleare?
www.petizione.perilbenecomune.org
ho visto che sei di roma, e che ti interessi di ambiente... conosci la lista civica "per il bene comune"?
abbiamo anche un gruppo a roma,che si riunisce ogni martedi zona san lorenzo, termini, se ti interessa scrivimi, o sul blog, o su facebook, raduta laura.
prova a leggere il manifesto etico del movimento Per il bene comune, sul sito www.perilbenecomune.net
ciao a presto!!